I giovani e la guida, una tormentata storia d’amore

È il 2022 e ancora i giovani sono accusati di imprudenza alla guida. Ma quanto è vero di questa idea? Secondo il report dell’indice di prestazione di sicurezza stradale (PIN) dell’ETSC, la sicurezza dei neopatentati alla guida in Europa è migliorata: scopri come rendere ancora più sicuri i giovani alla guida!

È vero, uno dei più grossi problemi di sempre sono gli stereotipi. Credenze, idee, pregiudizi che è difficile sfatare, in quanto radicati da anni nel pensiero comune, nella mente delle persone. Lo stereotipo “Donne al volante pericolo costante” lo abbiamo già sfatato, ti ricordi? Questa volta, tocca ai giovani.

Facciamo un po’ di chiarezza!

Da un lato sono caratteristiche proprie della gioventù una certa imprudenza, inesperienza e ricerca del rischio. Dall’altro, i giovani sono anche per natura predisposti ad apprendere ed imparare. Forse il fatto che non guidino con la prudenza necessaria deriva da una carenza educativa? Oppure il motivo è una diffusa immaturità che tende a prolungarsi oggigiorno anche oltre l’età che siamo abituati a considerare “adulta”?

Vediamo la situazione.

Nell’Unione europea le morti per incidente stradale che coinvolgono ragazzi e ragazze tra i 15 e i 30 anni sono un quinto dei decessi totali per fascia di età. Considerando come veicoli utilizzati sia l’automobile che la moto, circa il 40% dei decessi avviene in incidenti che coinvolgono giovani. È meno della metà, ma comunque un numero troppo alto. A parte, si osserva anche che di questa percentuale l’81% delle vittime è rappresentato da conducenti di sesso maschile, ma abbiamo già visto che potenzialmente gli uomini guidano “di più” delle donne.

Restringendo il campo alla nostra Nazione, la situazione in Italia è un po’ più complessa: rispetto alla media europea del 18%, la media nostrana delle morti causate da sinistri stradali è un po’ più alta, e rappresenta il 25% (c’è però da dire che in Italia osserviamo un tasso di mobilità dei giovani più alto, cosa che potrebbe influire su questa statistica, oltre al fatto che l’utilizzo di veicoli privati, nel nostro Stato, è più elevato rispetto alle abitudini medie di utilizzo negli altri Paesi europei, dove le campagne di sensibilizzazione per la riduzione dell’inquinamento ambientale hanno fatto passi molto più veloci con il risultato di incentivare abitudini e comportamenti che previlegiano gli spostamenti con i mezzi pubblici o con veicoli ancora più ecologici, oltre alle soluzioni di sharing da tempo presenti tra le alternative utili e fruibili in tutte le maggiori città europee).

 

 

Come migliorare l’approccio dei giovani alla guida, e ridurre questi numeri importanti?

L’incidentalità stradale è una realtà purtroppo ancora troppo diffusa, che potrebbe essere evitata cambiando la nostra concezione di educazione stradale e soprattutto di prevenzione. In Italia il discorso prevenzione non è molto sentito, tendiamo ad essere un popolo di persone creative, geniali alle volte, un po’ improvvisate, che rischiano e che riescono, che si adattano, che vivono sull’oggi e “domani si vedrà”. Alla guida però un approccio più “tedesco” sarebbe meglio. Se non altro una maggiore attenzione e responsabilità quando si mettono le chiavi di un veicolo in mano a un ragazzo, che vada a guidare un motorino, una moto, un’automobile o un’ambulanza.

Per fortuna ci aiutano le Autoscuole. E anche formazioni post-patente più specifiche e articolate, pratiche, metodologiche, teoriche, in presenza o in videoconferenza, costruite e calibrate su misura della singola persona. Del singolo autista.

Per questo, dopo l’Autoscuola, a beneficio di tutti coloro che guidano, esiste il corso di guida sicura. Una realtà che Formula Guida Sicura ha realizzato per aiutarti ad essere sempre a tuo agio al volante, nella tua vita di tutti i giorni, su strada. Aiutaci a ridurre l’incidentalità stradale, preserva te stesso e i tuoi cari, divertendoti!

Chi l’ha detto che la formazione non debba essere divertente?

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Veniamo alle cause del problema dell’incidentalità stradale tra i giovani.

Quella tra i giovani e la guida è una complicata storia d’amore, perché: tutti vogliamo essere indipendenti quando diventiamo adulti! È fisiologico. Essere padroni di muoverci, spostarci, non più a carico dei nostri genitori ma semplicemente facendo forza sulla nostra capacità e decisione, è un passaggio importante nella vita di un giovane adulto. Vuoi mettere passare dai sedili posteriori alla postazione di guida?

Però, c’è un però.

Bisogna farlo con le dovute precauzioni. E dopo la dovuta formazione. O il nostro desiderio legittimo di libertà ed autodeterminazione si tradurrebbe in cagione di pericolo per gli altri. Nonché per noi stessi.

Perché se potersi spostare nel traffico e tra gli altri in totale sicurezza è così fondamentale, tra i giovani questa cosa sembra trascurata? I numeri dicono che ci sono ancora troppi ragazzi e ragazze coinvolti in sinistri stradali. E troppi ragazzi e ragazze che prendono sottogamba la guida e il comportamento da tenere su strada, indulgendo in comportamenti stupidi o pericolosi. Per inesperienza, forse. O per avventatezza. Poi?

Tra le cause, anche il fatto che con l’evoluzione ipertrofica delle città, delle strade, sempre più frequentate, trafficate, grandi e percorse a maggior velocità a causa dei ritmi serrati della vita contemporanea, si è creata una percentuale di movimento inaudita rispetto a soli 50 anni fa. L’aumento del traffico, la riduzione degli spazi piccoli e a misura di persona, ha portato a un progressivo allontanamento dei bambini dalle strade, luoghi sempre più inospitali per i giochi e la vita associata.

 

 

Famiglie sempre più protettive e premurose hanno incominciato, di pari passo con il crescere del traffico e il modificarsi della realtà urbana, a “togliere” i propri figli dalla strada, limitando la loro esperienza spaziale al fine di “proteggerli”. Questa è una delle motivazioni che ha creato generazioni di giovani sprovvisti di educazione stradale diretta: una categoria di ragazzi privi delle nozioni pratiche di base di cui si vantano tutti gli automobilisti di una certa età. Non sai fare quella manovra?” “Come fai a non saper uscire da quel parcheggio…!” “Ma non vedi che di lì non ci passi?” I nostri genitori quella concezione spaziale ce l’hanno.

Dall’altro lato, è vero anche che se la categoria a cui i neopatentati dovrebbero fare riferimento è essa stessa inattendibile, non possiamo poi lamentarci se i giovani prendono “il cattivo esempio”. Se gli adulti sono i primi a trascurare le norme della prudenza e del Codice della strada, come aspettarci che un ragazzo le rispetti?

Facciamoci un bell’esame di coscienza. È l’adulto a trasmettere il modello al bambino. Il primo apprendimento di qualsiasi cosa lo si ha assorbendo il comportamento dell’adulto di riferimento, che rappresenta per lui l’esempio educativo di imprinting.

Tante iniziative e progetti comunque stanno prendendo piede in tutta Europa e in Italia per sensibilizzare i giovani a un approccio sicuro alla guida. Formula Guida Sicura da anni collabora con l’Università degli Studi di Pisa Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale anche per questo, per portare la sicurezza tra i giovani! E per offrire a chi neopatentato non lo è più i più moderni ed aggiornati percorsi di formazione a bordo di veicoli di ultima generazione.

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Come abbiamo già visto, guidare è un’azione importante per l’uomo e la donna contemporanei, che prescinde dall’essere solo un atto di routine e diventa una maniera di esprimersi, attraverso la costruzione e la scelta di un vero e proprio stile di guida personale – a patto che sia sicuro, bada bene!

Per un giovane, prendere la patente è un traguardo fondamentale, come l’esame di maturità (anche se adesso non si chiama più così). A questo traguardo però, per la sicurezza del giovane e di tutti gli utenti della strada, e per la serenità di chi lo aspetta a casa, è necessario arrivarci con coscienza. Essere liberi di muoversi non vuol dire essere liberi di generare rischi! La grande autonomia che poter guidare da soli passando dal ruolo di passeggeri a quello di conducenti comporta va gestita in maniera responsabile, evitando pericoli e imprudenze facilmente superabili tramite un approccio corretto, rispettoso e prudente. E attraverso tutta la formazione che ti serve.

 

 

Tutti possono guidare, e tutti hanno il diritto di sentirsi tranquilli alla guida!

Non dimenticare mai che l’automobile, o la moto, sono veicoli utilissimi ma capaci di uccidere, se guidati in maniera errata, anche a una velocità di 20 km orari. Ecco perché abbiamo raccolto qui alcuni consigli utili se ti appresti a fare le tue prime esperienze su strada al posto di guida. Vedrai che mettendo la sicurezza al primo posto in breve smetterai di percepire la strada da passeggero e ti calerai completamente nel ruolo del guidatore, per arrivare a percorrere strade che di chilometro in chilometro ti porteranno sempre più lontano.

Visuale e visibilità
Spesso all’esperienza del guidatore si accompagna una buona capacità di esercitare la vista periferica, e di prevedere il comportamento degli altri utenti della strada. Se invece sono le prime volte alla guida, è facile che tu non sia così ferrato nei controlli preliminari, e che la tua attenzione sia ancora settata su un solo punto di vista. Invece è bene tener presenti i punti ciechi e come gestirli. Non focalizzarti sul parabrezza e su ciò che hai davanti frontalmente, imponiti di guardare anche il retrovisore e gli specchietti laterali, di mandare avanti lo sguardo, di controllare una volta in più, soprattutto prima delle manovre, tutto quello che hai attorno.

Sicurezza del veicolo
Hai fretta di guidare, ma non dare per scontato lo stato del tuo veicolo. Quella cosa che sembrava poco importante può rivelarsi cruciale in una situazione imprevista. Il tergicristalli malfunzionante quando piove, lo pneumatico un po’ sgonfio, la benzina vicino alla soglia della riserva, quel rumorino strano che proviene dal cerchione quando aumenti i giri… Nessuno ti chiede di diventare meccanico o carrozziere, nel caso tu abbia un dubbio su qualcosa chiedi consiglio a una persona di fiducia. Fai effettuare tutti i controlli periodici quando la gestione del tuo veicolo lo richiede. Prevedi anche di assicurarti con una polizza che copra la guida inesperta o i danni in caso di urto contro ostacoli o uscite di strada, se ti fa stare più tranquillo. Non mettere in moto se qualcosa non ti convince.

Tempo

Prenditi tutto il tempo che ti serve per sentirti confident alla guida. Non scegliere la tua automobile in base a criteri estetici – è solo la prima auto! – ma in base a quanto ti fa sentire tranquillo alla guida. Inutile avere in garage un mostro di potenza o l’ultimo modello appena uscito dalla concessionaria, se quando ti siedi al volante senti assalirti l’ansia da prestazione. Un’automobile non è un’astronave! Datti il tempo necessario per conoscerla, assestarti, acquisire manualità e conoscenza specifica di come funzionano tutti i comandi, gli accessori, eccetera.

 

 

Prendi confidenza con lo spazio e le misure rispettando sempre la corretta posizione di guida. Allenati a “capire” la tua auto, come frena, come sterza, quanto tempo impiega a sorpassare un veicolo, fino a che non ti sentirai sicuro di sapere “dove mettere le mani”. Sicurezza che non dovrà ovviamente tramutarsi in imprudenza!

Paura di sbagliare

È normalissimo avere un po’ di paura, quando si fa una cosa per la prima volta. Anche quando non ci sentiamo molto esperti, o quando ci sentiamo gli occhi di tutti puntati addosso. Ma tra le cose che statisticamente influiscono di più sull’abbandono della guida nonostante il conseguimento della patente, è il rifiuto di vincere quella paura. No. Rifiutarsi di guidare è quanto di più sbagliato tu possa fare, anche se all’inizio hai un po’ di insicurezza. Tra te e l’indipendenza, c’è solo l’ultimo passo: metterti al volante con tranquillità e non farti spaventare da una manovra sbagliata, da un graffietto sulla carrozzeria, dalla macchina che si spegne in salita, o da una sclacsonata selvaggia – e maleducata – perché non hai ancora i tempi di reazione di un autista provetto.

Nessuno ti sta giudicando! Siedi tranquillo al volante e disponiti a imparare quanto più puoi dalle persone qualificate per trasmetterti tutte le nozioni e le tecniche utili a renderti un conducente consapevole e sicuro. L’insegnante di scuola guida, i tuoi genitori, o, se vuoi passare una giornata all’insegna dell’emozione e del divertimento, un istruttore di guida sicura!

 

 

Prudenza

La prudenza non è mai troppa. Soprattutto se sei alle prime armi. Non c’è niente di male. Tutti impariamo a camminare prima che a correre. Se sei alle tue prime esperienze di guida, metti a tacere quella vocina entusiasta che spinge a superare i limiti, e ascolta invece quell’altra vocina che ti dice di usare la cautela. Prevenire è meglio che curare.

Non ti corre dietro nessuno. Soprattutto, non farti per nessuna ragione influenzare dal pensiero altrui, alla guida. Quando sei al volante, sei tu il responsabile della tua incolumità, del veicolo che conduci e degli eventuali passeggeri che sono con te.

Scegli sempre il comportamento più responsabile, anche se ti sembra eccessivamente prudente. Ci sarà tempo per conquistare uno stile di guida brillante. Non hai bisogno di problemi, durante le tue prime esperienze di guida: né di danneggiare la tua macchina, di farti fermare dalle autorità o di crearti un brutto ricordo della guida azzardando una manovra rischiosa.

Se è davvero poco che guidi, evita anche i lunghi tragitti e resta in aree conosciute, in cui non potresti perdere il senso dell’orientamento. Impara a guidare di giorno, per poi passare alla guida notturna. Non devi impressionare nessuno, ora la sicurezza di tutti è anche una tua responsabilità!

Distrazioni
Beh, sembra assurdo doverlo ripetere ma… Metti via quel cellulare.

I messaggi possono attendere. I tuoi capelli vanno benissimo. E anche il display dell’auto con tutte le playlist che hai caricato non è così importante da farti togliere gli occhi dalla strada. Chiaramente non fumare mentre guidi – le mani ti servono entrambe – e non coinvolgerti in conversazioni troppo impegnative con chi è a bordo con te. Non mangiare alla guida. Non guidare se ti senti stanco o se hai la testa altrove. È assolutamente necessario, sempre, ma soprattutto se non hai ancora sviluppato i “sensi di ragno” alla guida, non cedere mai alla distrazione quando sei al volante. La guida è un’azione complessa che unisce una molteplicità di abilità ed attenzioni, competenze psicologiche e motorie, e necessita del massimo grado di concentrazione.

 

 

Limitazioni

Bisogna ricordarsi, se sei neopatentato, che per qualche tempo per te il Codice della strada prevede alcune limitazioni: per la precisione se hai conseguito la patente A, A2, B1 o B da meno di 3 anni. Questi “vincoli” non sono nulla di discriminatorio, bensì un provvedimento volto ad aumentare la protezione e la sicurezza nei confronti dei giovani che iniziano il proprio percorso da conducenti.

Tra i limiti prescritti da Codice della strada ad esempio c’è quello relativo alla potenza massima dell’auto, che non deve superare i 95 cavalli, cioè 70 kw. Inoltre devi stare attento a:

Velocità

Cioè la velocità massima, che per tutti è fissata in autostrada a 100 km/h e sulle strade extraurbane secondarie a 90 km/h, e che per un neopatentato è ridotta invece a non oltre 100 km/h in autostrada e non oltre 90 km/h su extraurbane e strade a scorrimento veloce, per la guida urbana invece non oltre 50 km/h dentro la città e non oltre i 70 km/h per quanto riguarda le strade urbane a scorrimento veloce.

L’articolo del Codice della strada di riferimento è il 117. Oltre che pericoloso, ricorda che non osservare queste prescrizioni comporta sanzioni che possono variare a seconda della gravità dell’infrazione, sia in termini economici che di decurtazione di punti dalla patente.

E devi stare attento anche a:

Tasso alcolemico

Perché anche questo varia a seconda del tuo stato, di neopatentato o di persona che ha la patente da più di 3 anni. La legge prevede che un ragazzo neopatentato non debba mettersi alla guida dopo aver assunto alcol, e che se il tasso alcolemico è minore o uguale a 0,5 grammi per litro vi sia una multa di 624 €, che viene raddoppiata di un terzo in caso il tasso alcolemico fosse superiore.

Passeggeri
Per quanto riguarda il trasporto di altri, va da sé che non andrebbero portate in macchina altre persone se prima non si è estremamente sicuri di saper gestire il veicolo da soli. Qual è la differenza? Innanzitutto in termini di responsabilità. E poi anche di concentrazione: lo sai benissimo che i tuoi amici sono i numeri uno nel distrarti, se ci si mettono. Perciò, anche qui, evita i comportamenti imprudenti. Anche per le macchinate festanti di amici c’è tempo: ora che sai guidare, un infinito ed emozionante mondo di possibilità ti si apre.

Ricordati di esplorarlo con coscienza!

E se vuoi approfondire qualcosa o diventare ancora più esperto sulle situazioni di guida più difficili, vieni al corso di guida sicura. Ti aspettiamo per potenziare le tue competenze e darti tutti gli strumenti per, ora che sai gestire la guida normale: guidare sul bagnato, sul ghiaccio, e in situazioni di pericolo. A presto!

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