Eco-driving: la modalità green è la guida del futuro?

Agenzia Europea per l’Ambiente, dati provvisori: le nuove autovetture immatricolate nell’Unione europea hanno prodotto un’emissione media di CO2 pari al 12% in meno rispetto ai veicoli tradizionali. Scopri tutti i vantaggi dell’eco-guida e tutti i segreti di ibride ed elettriche.

Quanto si è acuita la sensibilità circa tutti gli aspetti che riguardano l’ambiente, negli ultimi anni? In questo articolo scopriremo che oltre a fare bene al Pianeta, l’eco-driving fa bene a anche a tutti noi.

Avevamo già parlato di guida ecologica. È quella maniera di guidare che pone l’accento su tutti gli aspetti che possono essere scelti per essere meno inquinanti, limitando quindi l’impatto sia sull’ambiente che sul veicolo stesso. Preservando sia veicolo che ambiente, è un gesto concreto di impegno nel rispetto del benessere sia personale che collettivo, e si pone in linea con tutta una serie di altre attenzioni quali ad esempio l’acquisto di prodotti ricondizionati, il riciclaggio, la raccolta differenziata.

È chiaro che per avere un Pianeta a emissioni zero, almeno per quel che riguarda la circolazione stradale, l’ideale sarebbe spostarsi solo a piedi e in bicicletta, o tutt’ al più utilizzando i mezzi pubblici… ma comprendiamo benissimo che in molti casi è impossibile.

Prova a pensare di dover rinunciare all’autonomia e all’indipendenza che ti dà la tua automobile. O ai fastidi di dover dipendere da orari e tracciati preimpostati. O a quanto diventa difficoltoso muoversi a piedi o in bici d’inverno, con condizioni meteorologiche spesso avverse come pioggia battente, neve, o anche solo una temperatura troppo rigida per invogliarci a uscire di casa.

L’auto perfetta, totalmente green, non è ancora stata inventata, ma ecco cosa possiamo fare per utilizzare in maniera ecologica quelle che abbiamo a disposizione, con anche il vantaggio di conciliare la riduzione delle emissioni dannose a quella dei consumi.

Oggigiorno scegliere una nuova auto richiede un’analisi un po’ più complessa che in passato, perché il mondo dell’automotive si evolve molto in fretta, più velocemente di quanto noi impieghiamo a prendere coscienza di tutti i miglioramenti e le innovazioni tecnologiche in atto, e dei relativi vantaggi e svantaggi.

Non serve per forza un veicolo “verde” per praticare l’eco-driving (cioè un veicolo ibrido o elettrico), ci sono comportamenti e abitudini che possono essere messe facilmente in pratica anche alla guida di una normale automobile. In linea con lo sviluppo dell’attenzione alla sostenibilità e con i (purtroppo!) continui rincari dei carburanti che interessano il periodo in cui stiamo vivendo, molti sono i provvedimenti che i vari organi ed enti stanno mettendo in campo per limitare l’acquisto e l’utilizzo di mezzi ad alte emissioni, come ad esempio la sponsorizzazione di modelli di veicoli più ecocompatibili attraverso incentivi ed “ecobonus”.

 

 

Benefici di una guida più green

Un approccio più ecologico alla guida può offrirti diversi benefici:

  • innanzitutto ti dà una maniera in più per contribuire al rispetto dell’ambiente;
  • diminuisce le emissioni di CO2 nell’aria;
  • riduce le percentuali di gas serra nell’atmosfera;
  • riduce notevolmente i tuoi consumi in fatto di carburante;
  • favorisce un risparmio di soldi spesi in manutenzione del veicolo, perché la guida ecologica privilegia modalità che impattano meno sull’usura delle componenti dell’auto;
  • e ovviamente, ultimo ma perché è il più IMPORTANTE, aumenta la sicurezza tua e di chi circola su strada come te.

 

Ma l’eco-driving ha anche vantaggi più “globali”, oltre ai benefici legati alla sfera più personale del singolo automobilista, vediamoli.

Vantaggi di una guida più green

Anche se a nessuno piace sentir parlare di incidenti, è un fatto che questo aspetto esista. Secondo le stime, annualmente l’incidentalità stradale costa al Paese il 2% del PIL, e il 50% delle morti sul lavoro si verifica su strada. Sono numeri importanti, non più accettabili: sia perché con una buona prevenzione potrebbero essere notevolmente abbassati, sia per gli effettivi costi economici e sociali che incidono sul bilancio nazionale.

Cosa si può fare per ridurre l’entità del problema?

1) Investire in guida sicura;

2) Investire in progetti mirati come ad esempio l’incentivazione di modalità di circolazione più green.

I vantaggi di investire in progetti mirati di eco-guida sono quindi effettivi, e cioè quelli di:

  • aumentare la diffusione di una cultura della sicurezza stradale;
  • ridurre le spese economiche e sociali derivate dall’incidentalità;
  • alleggerire il peso che i costi del carburante hanno sui bilanci di enti, aziende e Associazioni;
  • permettere l’ottimizzazione dei consumi (fino al 12% secondo le statistiche);
  • facilitare la tutela ambientale.

 

Eco-guida ed Europa

E infatti, il numero di nuove immatricolazioni di veicoli elettrici solo nel 2020 è triplicato passando dal 3 all’11% in un solo anno. In Europa, facendo un esempio, il numero di furgoni elettrici è passato dall’1,4% a quasi il 2,5%, e una riduzione di emissioni dannose in un anno (sempre riferendoci a 2019-2020) dell’1,5%.

 

 

Inoltre, sono già oltre 10 anni che è nato il progetto europeo ECOWILL (maggio 2010), inizialmente mirato a ridurre le emissioni di carbonio di 8 mt entro il 2015, nell’ambito della campagna “Energia sostenibile per l’Europa” della Commissione Europea nata per incentivare l’applicazione dell’eco-guida in Europa. Sempre in questa direzione si è svolto l’European Green Deal, a significare quanto in Europa si punti sulla riduzione dell’impatto ambientale.

E ci sono buone notizie: per la prima volta dal 2016 sono calate le emissioni di CO2 delle nuove auto immatricolate in Europa. Sì, ma come si diventa eco-guidatori, nella pratica?

Come si mette in atto l’eco guida

Devi sapere che ci sono piccole accortezze da applicare nella guida di tutti i giorni per poter dire in piena coscienza di praticare l’eco-guida. E per risparmiare sui consumi riducendo nel contempo l’impatto sull’ambiente.

È un po’ quello che è emerso anche dal progetto di eco-guida patrocinato da Euromobility in collaborazione con ASC (Automotive Safety Centre), dall’evocativo titolo “La tasca e l’ambiente salvi grazie all’eco-guida”. Dalla sperimentazione è emerso, grazie al monitoraggio di alcuni parametri, che è molto benefico iniziare a seguire queste 10 regole:

  • non scaldare il motore per un risparmio dello 0,5% dei consumi di carburante;
  • usare marce alte e accelerare con dolcezza mai sopra i 3500 giri per risparmiare fino al 6%;
  • moderare la velocità per un risparmio fino al 4% di benzina (110 km/h in autostrada invece che 130 km/h);
  • spegnere il motore durante le soste per risparmiare del 2%, ma solo stando fermi per più di due minuti;
  • sfruttare il freno motore per ridurre i consumi del 2%;
  • moderare l’uso dell’aria condizionata per un altro 2% in meno di consumo;
  • controllare la pressione delle gomme per ridurre del 4% i consumi;
  • usare pneumatici stretti per guadagnare il 4% del carburante;
  • mantenere pulito il filtro dell’aria per ridurre di un altro 1%;
  • effettuare il cambio olio regolarmente per un ultimo 1% di consumi in meno.

 

Ecco come iniziare a ottimizzare il proprio stile di guida, la sicurezza tua e di chi trasporti, e contribuire a creare un ambiente più pulito. Inoltre…

La corretta manutenzione

Anche occuparsi regolarmente della manutenzione della propria automobile impatta sull’eco-guida, perché controllare con cura il veicolo con cui si circola corrisponde ad essere rispettosi verso l’ambiente. Come? Ad esempio la pressione delle gomme influisce sull’attrito che le ruote fanno sull’asfalto e perciò sulla buona gestione della velocità di avanzamento; una grande quantità di dispositivi elettrici in uso aumenta il consumo di carburante, così come anche un eccessivo carico; i finestrini conviene tenerli abbassati fino a 50-60 km orari, oltre l’attrito che si produce annulla il vantaggio dato dal non utilizzo dell’impianto dell’aria condizionata; la regolarità nei tagliandi e nelle revisioni evita che il tuo veicolo immetta nell’atmosfera sostanze dannose che l’usura delle componenti o il cattivo stato dei liquidi possono provocare.

La corretta manutenzione non ha un effetto immediato sul tuo risparmio né sull’ambiente, ma in un arco di tempo più lungo consente una riduzione dei consumi pari a un buon 15%. Oltre al fatto che ti permette di viaggiare più sicuro. Niente male no?

 

 

L’eco-guida fa bene anche alla riduzione dell’incidentalità stradale

Come abbiamo già visto nella puntata del Blog “Come aumentare le tue prestazioni di guida in auto con un corso di guida sicura” riguardo le varie tipologie di guida, esistono diverse modalità in cui il pilota può approcciarsi al suo veicolo, e alcune di esse sono più utili ai fini della sicurezza di tutti.

La guida difensiva, che è un tipo di guida orientato sulla previsione, cioè sull’anticipare il più possibile potenziali situazioni rischiose su strada per minimizzare le conseguenze, e la guida sicura, che è quella capace di mettere in grado il guidatore di padroneggiare il suo veicolo anche negli imprevisti e nelle emergenze, sono le prime che vengono in mente quando si parla di tipologie di guida in supporto alla prevenzione.

Sai che è nato un nuovo metodo innovativo di guida per prevenire gli incidenti stradali? Presto news su Formula Guida Sicura!

Ma, posto che l’incidentalità stradale ha un costo elevato sia in termini di perdite umane sia in secondo luogo economiche, è stato osservato che anche l’eco-guida concorre a ridimensionare il fenomeno dell’incidentalità su strada, perché le buone norme afferenti a questa tipologia di guida green fanno tutte capo a una maggior dolcezza nella guida e all’evitamento di manovre impulsive e brusche, proprio quelle che troppe volte, complice la distrazione, sono responsabili di un incidente.

Ma nello specifico, come l’eco-driving influenza la riduzione dell’incidentalità?

Proprio grazie alla riflessione che gli effetti dell’incidentalità non siano sostenibili, né a livello di vite umane distrutte o menomate, né a livello di spese assicurative, di manutenzione e pratiche: costi che possono essere ridotti agendo a priori, sul comportamento alla guida, anziché a posteriori, sui danni causati da una scarsa formazione.

Differenze tra auto elettrica e auto ibrida

La mobilità green è un segmento ampio e ancora non molto conosciuto, tolti gli esperti di settore e gli appassionati di veicoli e motori. Vediamo di fare un po’ di chiarezza su particolarità, caratteristiche e differenze.

Un’auto a motore ibrido funziona con un’alimentazione doppia e separata, la prima proveniente da un motore a combustione interna (in genere a benzina), la seconda proveniente dal motore elettrico (a batteria ricaricabile).

Un veicolo a motore elettrico invece è alimentato solamente dalla batteria, perciò non dispone di alcun motore a combustione a supporto, ma solo dell’energia elettrica immagazzinata nella batteria.

I veicoli ibridi a loro volta si dividono in ibridi convenzionali (o Full Hybrid), che funzionano grazie a un motore a benzina e serbatoio + batterie ricaricabili non da rete elettrica (con

pochissima autonomia in caso di utilizzo del solo motore a corrente, e senza poter beneficiare di ricarica elettrica), veicoli ibridi ricaricabili (o Plug-in Electric Vehicles), con sia motore tradizionale e serbatoio sia sistema di batterie ricaricabili anche da rete elettrica (che in caso di esaurimento della batteria assume un comportamento simile a un’ibrida tradizionale), e veicoli ibridi leggeri (o Mild Hybrid), che dispongono di un motore-generatore che recuperando energia da impiegare per avviare il motore termico permette il movimento, altrimenti impossibile a sola corrente. Quest’ultimo tipo di veicolo ibrido è però quello meno risparmioso a livello di costi di rifornimento.

 

 

Funzionamento, vantaggi e svantaggi

Come detto sopra, un veicolo ibrido è movimentato da due diversi motori, uno “classico” e uno alimentato dalla corrente immagazzinata nelle batterie, mentre un veicolo elettrico dispone solo del secondo tipo di alimentazione. I 100% elettrici invece (o Battery Electric Vehicles), sono ricaricabili solo da rete elettrica – e quindi dalle famose colonnine. Quest’ultimo tipo di veicolo funziona con uno o più motori elettrici che generano potenza meccanica e provvedono al recupero di frenata.

Vantaggi e svantaggi: le auto ibride hanno il vantaggio di produrre meno emissioni, minori consumi, e di godere di agevolazioni fiscali e incentivi per l’acquisto, oltre a buone capacità di accelerazione e di frenata; gli svantaggi sono una certa complessità nella manutenzione, il grande peso del veicolo e l’inadeguatezza rispetto alle lunghe tratte autostradali; le auto elettriche hanno come vantaggio i bassi costi di ricarica, il fatto di essere esenti da bollo, il libero accesso alle ZTL (avrai preso almeno una multa per accesso indebito, no?), le agevolazioni sia statali che comunali e la silenziosità; ha di contro gli svantaggi della difficoltà di rifornimento (trovare le aree; tempi di ricarica), della scarsa autonomia di viaggio (in media tra 100 e 200 km) e del costo elevato se affrontato senza incentivi.

Veicoli “tradizionali”

I veicoli tradizionali, cioè quelli a motore endotermico (alimentato a diesel o benzina), li conosciamo tutti. Sulla carta i vantaggi dei veicoli tradizionali sono l’autonomia, le sensazioni e l’esperienza di guida superiore, e l’estrema facilità di rifornimento. Gli

svantaggi sono, chiaramente, i fumi di scarico nocivi provocati dalla combustione, i costi maggiori del rifornimento e le limitazioni alla circolazione imposte dai provvedimenti di comuni e città volti a scoraggiare l’utilizzo di veicoli inquinanti nei centri storici e più in generale nella vita quotidiana, a vantaggio di modalità di spostamento più green.

In ogni caso, il consumo di carburante viene omologato secondo uno standard condiviso, e anche se dipende dall’utilizzo effettivo del veicolo e dallo stile di guida del conducente, permette di confrontare tra loro i vari veicoli. A seconda dell’auto che stai guidando e della sua dotazione, troverai ad aiutarti nella riduzione dei consumi di carburante, e quindi nell’adozione di uno stile di guida più ecologico, le seguenti funzioni:

  • contagiri;
  • indicatore di cambio marcia;
  • sistema di navigazione;
  • indicatore dello stile di guida;
  • sintesi percorso;
  • consigli ecologici del display;
  • indicatore di accelerazione;
  • funzione Stop and Start;
  • modalità ECO.

 

 

Per fare una scelta consapevole

Ora che hai a disposizione questa panoramica su cosa è l’eco-driving, su quali sono i veicoli che lo consentono (tutti: dipende da te!) e su quali sono le tipologie di mezzi in commercio con relative caratteristiche, pregi e difetti, possiamo davvero iniziare a ponderare meglio i nostri spostamenti, considerando quando sono indispensabili, quando no, e a come potremmo organizzarli per non impattare sull’ambiente senza motivo.

Nessuno può stabilire quando uno spostamento è “necessario” o no, possiamo però fare nostri questi ulteriori buoni consigli di eco-guida:

  • accorpare gli spostamenti, anche attraverso la condivisione del veicolo;
  • evitare gli orari di punta e le strade più trafficate per non allungare i tempi di utilizzo del veicolo;
  • spegnere il motore se proprio ti ritrovi in mezzo a un ingorgo, o evitare di stopparti e ripartire a ripetizione se invece il traffico, anche se lentamente, si muove.

 

La guida ecologica è proprio questo: mettere in pratica il più possibile accorgimenti e consigli, pratiche e tecniche eterogenee ma tutte volte ad essere meno inquinanti. Come visto, l’attenzione alla guida in modalità green è in crescita costante, sia perché fa bene al Pianeta sia perché alleggerisce le spese che sostieni per la manutenzione e il mantenimento del tuo veicolo.

Per comprendere l’importanza dell’eco-driving dal punto di vista pratico (divertendoti!) ti consigliamo di frequentare un corso mirato. Durante il corso di Formula Guida Sicura ad esempio effettui delle prove con il tuo stile di guida normale su diversi tipi di auto, successivamente applicando le tecniche e i suggerimenti dell’eco-guida: i risultati parlano da soli!

I corsi eco-driving, diffusi in tutti i paesi europei come buona iniziativa per la sensibilizzazione degli automobilisti a un uso più vantaggioso ed economico del mezzo privato ed aziendale, sono una bellissima esperienza per diventare più coscienti di quel che ciascuno di noi può fare per l’ambiente.

Per maggiori informazioni sui corsi di eco-driving di Formula Guida Sicura scrivici nei COMMENTI o contattaci al nostro numero verde 800 947 112!