Eco-driving e mezzi pesanti, i vantaggi per le aziende

L’eco-driving, cioè l’insieme dei comportamenti di guida che ci aiutano a ridurre emissioni, consumo di carburante e usura del mezzo, risulta particolarmente vantaggioso anche per la gestione flotte aziendali. Secondo i rapporti, monitorare lo stile di guida dei propri driver e applicare i consigli dell’eco guida fa risparmiare fino al 40% di carburante, ecco come.

Abbiamo già visto quanto lo stile di guida e un approccio consapevole influiscano sulla riduzione dell’usura del veicolo e dei consumi: è stato provato che, relativamente alle automobili, per quelle a benzina è possibile grazie all’eco-guida ridurre i consumi di carburante sino al 25% (20% per quelle a gasolio).

Oltre a ciò considerando i benefici in termini ambientali – riduzione delle emissioni – e in termini di sicurezza personale per il conducente, la guida green ha a ragione attratto le attenzioni sia di automobilisti privati che di conducenti e formatori aziendali, dando impulso a una grande quantità di studi e di rapporti che mettono a confronto le varie modalità di guida, quello che fanno risparmiare e i relativi vantaggi.

Una tipologia di guida che permetta tutte queste cose, riduzioni delle emissioni di CO2 di quasi 15 gr/km percorso, contenimento dell’effetto serra e soprattutto ottimizzazione dei consumi, diventa una materia da studiare e da applicare, anche perché, ultimamente, una delle voci di costo più influenti nei bilanci delle aziende è proprio la spesa in carburante.

Nelle scorse puntate dedicate alla guida ecologica abbiamo raccolto informazioni e consigli utili agli automobilisti intenzionati a mettere in atto questa modalità di guida, compatibile con l’ambiente e con il risparmio. Rivediamoli insieme. Per una guida green:

  • evita la fretta, evita la guida “a scatti”;
  • no anche a continue frenate, accelerate e sorpassi;
  • tieni una velocità regolare;
  • rilassati;
  • prediligi marce alte e giri basse;
  • rispetta SEMPRE distanza di sicurezza e limiti di velocità;
  • controlla regolarmente le condizioni del tuo veicolo, soprattutto le gomme;
  • quando la sicurezza e la situazione lo consentono, spegni il motore invece che attendere a motore acceso;
  • quando parti per un viaggio, evita di caricare troppo la tua auto, preferisci un bagaglio leggero.

 

Abbiamo visto, e i rapporti evidenziano, che efficienza, risparmio e sicurezza possono andare benissimo d’accordo, e anzi si integrano perfettamente. Questo per le automobili.

E i mezzi pesanti?

È stato stimato che il consumo di carburante corrisponde a circa il 30% dei costi aziendali per le imprese che si occupano di trasporto. Un dato che influisce molto sui bilanci delle aziende, ecco perché sapere, ad esempio, che una guida più ecologica può far risparmiare tra 300 e 400 euro all’anno per 15.000 km percorsi con un veicolo diesel o a benzina potrebbe essere già un’informazione utile ad avvicinarsi a questa modalità di guida.

Dal punto di vista dell’azienda, anche il risparmio sui costi del parco veicoli non è da sottovalutare, sempre legato al fatto che acquisire dei comportamenti in linea con i dettami dell’eco-driving va a salvaguardare automaticamente anche la maggior parte delle componenti meccaniche del mezzo. La capacità dei propri autisti di guidare il mezzo di lavoro nel rispetto dell’ambiente può aiutare le aziende di trasporto a ridurre i costi, ridurre l’impatto inquinante, aumentare il proprio status e la propria reputazione di realtà attenta al benessere dei dipendenti, dell’ambiente circostante e di riflesso del benessere della collettività.

 

 

Ok, ma alla guida di un camion cambiano le buone pratiche? Un autoarticolato è diverso da un’automobile. Condurre un mezzo pesante non è assolutamente la stessa cosa, come puoi immaginare, a partire dalle differenze strutturali tra i due tipi di veicolo, le dimensioni, l’ingombro, la posizione di guida, le accortezze da mettere in atto nelle manovre.

Ecco perché Formula Guida Sicura ha un modulo specifico per la formazione a bordo di mezzi pesanti, scopri la formazione per le flotte aziendali!

Come promesso, in questo articolo vedremo, dopo la prima parte sull’eco-guida in generale e dopo l’approfondimento relativo alle automobili, il capitolo dedicato ai mezzi pesanti, per condividere tutte le informazioni utili a chi guida per lavoro questo tipo di veicoli.

Se sei un corriere, un trasportatore, un autista di camion abituato a vivere in simbiosi con il tuo mezzo per tante ore e per lunghi tratti di autostrada, da nord a sud del nostro Paese, ci sono buone notizie: la guida eco può fare molto anche per te. Impattando sullo stile di guida, l’eco-driving va a modificare in meglio sia il tuo rendimento e il tuo controllo della stanchezza e dello stress, sia il tuo rapporto con la manutenzione del veicolo, nel senso che la guida eco preserva e salvaguarda molto più che altre tipologie di guida pneumatici, impianto frenante e numerose altre componenti dell’automezzo.

Ecco le azioni principali da mettere in atto per una guida green applicata ai mezzi pesanti:

  • limitare le frenate attuando una guida più fluida;
  • non effettuare manovre all’ultimo, come evitare un ostacolo o impostare una curva, ma cercare di anticiparle e arrivare al dunque con una decelerata graduale;
  • quando possibile utilizzare il freno motore come alternativa allo scalare le marce;
  • se sei in coda e le condizioni lo consentono, spegni il motore;
  • non utilizzare contemporaneamente mille dispositivi elettrici a bordo.

 

Ovviamente il conducente che lavori per una azienda non ha sottomano un report accurato dei consumi, i dati di consumo e la loro analisi stanno all’azienda, che effettua rilevazioni periodiche tramite controlli specifici e monitoraggio GPS. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto pesanti infatti, i consumi medi sono relativi a fattori quali carico, tipologia di tratta percorsa, dimensioni del veicolo. Per fare un esempio basato su uno studio pubblicato nel 2019, i costi in termine di carburante relativi a un autoarticolato con un carico di 25.000 kg che percorre circa 120.000 km all’anno si aggirano intorno ai 40.700 €, con un utilizzo di 35 litri ogni 100 km. Cioè il costo del carburante è pari al 30% del costo del veicolo stesso. Applicando le nozioni dell’eco-guida questo indice di spesa viene drasticamente ridotto, permettendo di riparametrare tutti i consumi.

 

 

Cosa c’entra la formazione

Come noi di Formula Guida Sicura crediamo fermamente, è il conducente che fa la differenza. Va bene l’efficienza del veicolo, bene le moderne tecnologie, i sistemi di sicurezza eccetera, ma il guidatore è indispensabile nell’ottica di una guida davvero sicura per tutti.

Chi guida, a prescindere dal fatto che lo faccia per tempo libero o per lavoro, deve porsi al volante nelle migliori condizioni psicofisiche, e preparato a gestire le varie situazioni che potrebbe incontrare su strada grazie a un’opportuna formazione. Se poi il nostro conducente guida per lavoro, a maggior ragione deve essere concentrato e formato, anche perché il luogo di lavoro è per lui la strada, e nessun lavoratore può svolgere le proprie mansioni senza essere stato preparato ed addestrato a gestirle in sicurezza.

Ecco perché, per i lavoratori alla guida di mezzi pesanti, la formazione relativa all’eco-driving diventa uno strumento cruciale per abbassare i consumi, ridurre i costi, e preservare l’incolumità personale. Il bello dell’approccio green alla guida è che anche piccole variazioni nel modo di guidare possono apportare vantaggi consistenti e fare la differenza, sia per il singolo conducente che per l’azienda.

 

 

Come abbiamo visto in “Eco-driving: la modalità green è la guida del futuro?”, i vantaggi di investire in progetti mirati di eco-guida sono quindi effettivi, e cioè quelli di:

  • aumentare la diffusione di una cultura della sicurezza stradale;
  • ridurre le spese economiche e sociali derivate dall’incidentalità;
  • alleggerire il peso che i costi del carburante hanno sui bilanci di enti, aziende e Associazioni;
  • permettere l’ottimizzazione dei consumi (fino al 12% secondo le statistiche);
  • facilitare la tutela ambientale.

 

Come ci segnala l’esperto di eco-driving Flavio Iacuzzi in questa intervista che abbiamo pubblicato qualche puntata fa,

È necessario, visto il balzo in avanti che i veicoli hanno fatto dal punto di vista tecnologico e meccanico, che le aziende che hanno un parco mezzi importante conoscano l’eco-guida, sia per il benessere dei propri dipendenti, sia per l’aspetto prettamente ambientale di riduzione dell’impatto dell’inquinamento sia ovviamente per i vantaggi in termini di riduzione di costi che avrebbero.

Inoltre, sempre secondo l’esperienza di formatore di Iacuzzi,

La guida ecologica può venire in aiuto […] al conducente di mezzi aziendali. Anche piccoli cambiamenti del modo di guidare possono fare una grande differenza (guida efficiente, risparmio carburante, salvaguardia della meccanica dei freni degli pneumatici, riduzione fermo macchina, minore stress e affaticamento dell’autista, maggiore sicurezza), andando a influire sul rendimento e sul risparmio. […] Le aziende poi, che sono tenute a fare formazione sul lavoro per legge, possono beneficiare anche di fondi appositi per la formazione, che talvolta non vengono considerati. I corsi di formazione alla guida sono un investimento che preserva la vita.

Vantaggi effettivi della guida ecologica applicata ai mezzi pesanti

È firmato Fiat lo studio che dimostra che uno stile di guida che fa proprie le modalità eco permette di ridurre il consumo di carburante del 6% (con un risparmio medio di circa 600 €). Sempre secondo la stessa indagine, un’attenzione mirata unita alla specifica osservanza dei dettami dell’eco-driving può portare fino al 16% di risparmio (pari a circa € 1.500).

Naturalmente di pari passo va la riduzione delle emissioni inquinanti, consentita dal fatto che il motore, se si adotta una guida eco, lavora in maniera costante nel tempo mantenendo un volume medio di scarichi.

Per i veicoli elettrici il discorso è a parte, e ne parleremo prossimamente.

Basandosi sulle buone norme della guida ecologica, un autotrasportatore potrà ottimizzare la durata degli pneumatici e dei freni, nel contempo rischiando dal 10 al 15% in meno di incidenti, proprio grazie al fatto che la guida green predilige fluidità e costanza, evitando manovre avventate e brusche.

Non dimentichiamo inoltre che questo approccio alla guida, applicato alle imprese che dispongono di flotte aziendali, oltre che portare a un consistente e misurabile risparmio in termini di manutenzione dei veicoli e a incidere positivamente – come abbiamo visto – sugli indici di spesa per quanto riguarda il consumo di carburante, migliora la sicurezza del personale e di conseguenza il suo rendimento, tutti fattori da cui consegue un minore rischio di incidentalità stradale.

 

 

C’è poi l’aspetto della vision, della reputazione che ciascuna azienda costruisce nel tempo grazie a scelte precise ed alle proprie priorità. Le politiche di sostenibilità ambientale oggi hanno un grande peso, e si qualificano al primo posto tra le tematiche di interesse per l’Europa. Fare impresa e portare avanti il proprio mercato senza trascurare sostenibilità e sicurezza ma anzi facendone dei punti di forza è l’interesse di sempre più aziende, consapevoli di quanto sia importante puntare al benessere dei dipendenti e dell’ambiente in cui tutti viviamo. Di questa cultura, innovativa oltre che condivisibile, fa parte anche l’evidenziare le proprie scelte aziendali attraverso la certificazione energetica, con obiettivo quello di abbattere le emissioni dannose delle flotte che circolano ogni giorno su strada.

Che fare, nella pratica, per ottenere questo miglioramento?

Consigli di guida sicura ed ecologica per chi conduce mezzi pesanti

Siamo tutti d’accordo che è lo stile di guida a determinare la sicurezza del guidatore. I maggiori fattori di incidentalità per un conducente di mezzi pesanti sono distrazione, mancata precedenza ed eccessiva velocità, unitamente al consumo di sostanze incompatibili con la sicurezza alla guida e al mancato rispetto della regolare distanza di sicurezza.

 

 

Ecco che applicando le regole della guida eco possiamo sia ridurre i consumi sia garantirci un elevato livello di sicurezza, anche alla guida di un mezzo pesante. Per ottimizzare al meglio la guida di un veicolo pesante nel rispetto dell’eco-driving dovrai:

  • guidare uniformemente, evitando frenate pericolose e potenziando la previsione delle situazioni circostanti;
  • prediligere marce alte, soprattutto in autostrada, nelle lunghe percorrenze;
  • sottoporre il veicolo a controlli accurati e periodici, NB regolando la pressione delle gomme in relazione al carico che andrai a trasportare;
  • rispettare SEMPRE i limiti di velocità.

 

In pillole:

cerca di valutare in anticipo il traffico, non lasciar surriscaldare il tuo veicolo, spegni il motore quando è necessario, controlla la pressione delle gomme, limita la velocità, FAI FORMAZIONE.

Per concludere

Sicurezza e sostenibilità vanno di pari passo. L’eco-guida è la scommessa del futuro. Anche se il tema della formazione in chiave green non è ancora esplorato, approfondito e conosciuto come potrebbe, sempre più aziende e realtà si stanno avvicinando alla guida ecologica sulla scia dei benefici effettivi riscontrati dagli apripista di questa nuova filosofia.

Poter accrescere la sicurezza dei dipendenti e delle nostre strade, ed anche la sostenibilità aziendale, è un grande obiettivo per le imprese di oggi, sempre più sensibili a tematiche di grande importanza per tutta la collettività. Una soluzione che migliora il benessere sul luogo di lavoro, riduce i costi e aumenta la sicurezza del personale è proprio ciò che tutte le aziende proiettate nel futuro dovrebbero mettere in atto: e oggi, con le tecnologie che abbiamo a disposizione e grazie a strumentazioni di bordo sempre più intelligenti e precise, è possibile anche sui mezzi pesanti monitorare in maniera precisa quanto lo stile di guida del conducente influisca sulla sicurezza e quanto la nostra guida sia sostenibile.

Un ottimo supporto per chiunque voglia mettere in pratica i suggerimenti dell’eco-driving e cominciare a formarsi su questa affascinante e utilissima materia. Domande? SCRIVICI!

A presto!

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