Guida sicura, uno sguardo dentro al corso grazie a UNIPI

Come sai, Formula Guida Sicura collabora con l’Università di Pisa, che riconosce il corso di guida sicura come professionalizzante, organizzando periodicamente eventi di formazione alla guida per tutti gli studenti di Ateneo: scopri curiosità e retroscena direttamente da chi ha partecipato.

Un settore dinamico, in continua evoluzione è quello della guida, che unisce professionisti di differenti settori ed anche appassionati di motori, di tecnologie o semplicemente conducenti con una spiccata predisposizione per la guida. Quello che è un atto così “comune” e semplice come guidare – lo facciamo tutti i giorni! – nasconde un mondo, affascinante e complesso, nel quale possiamo trovare elementi e argomenti molto attuali e importanti, dall’assetto psicofisico che è utile avere al volante, dagli studi sulla riduzione dell’impatto ambientale tramite la guida, alle politiche da mettere in campo per sconfiggere l’incidentalità stradale, ai più aggiornati metodi di formazione volti a garantire l’incolumità di ogni conducente e di tutti gli utenti della strada, sino alla ricerca specialistica portata avanti dagli Enti di ricerca e dalle università.

Poi, chiaramente, ci sono le esperienze sul campo! La parte divertente. Le emozioni e le sensazioni che ci dà condurre il nostro veicolo con sicurezza, verso una meta desiderata o semplicemente immersi nel paesaggio. Il nostro approccio al volante, lo abbiamo visto, dice molto di noi, è un’altra maniera di esprimerci.

E tu, che tipo di guidatore sei?

Tante iniziative e progetti sono in atto in tutta Europa e in Italia per sensibilizzare chiunque si metta alla guida, e soprattutto i più giovani, a un approccio sicuro su strada. Formula Guida Sicura da anni collabora con l’Università di Pisa anche per questo, per diffondere la sicurezza tra i giovani! E per offrire a chi neopatentato non lo è più i più moderni e aggiornati percorsi di formazione a bordo di veicoli di ultima generazione. Ma come è stato possibile tutto ciò?

Abbiamo intervistato per te Massimo Guiggiani, Docente di Dinamica dei Veicoli, Università di Pisa.

Il professor Massimo Guiggiani si è laureato con lode in Ingegneria meccanica presso l’Università di Pisa nel 1981. Dopo il servizio militare come ufficiale del Corpo Tecnico dell’Esercito, nel 1983 è diventato ricercatore di Meccanica Applicata alle Macchine a Pisa. Nel 1992 è diventato professore associato di Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale presso l’Università di Siena. Nel 2000 è tornato all’Università di Pisa come professore ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine. Nel corso degli anni è stato titolare dei corsi di Meccanica del Veicolo, Disegno di Macchine, Calcolo numerico, Disegno Assistito dal Calcolatore, Meccanica Applicata alle Macchine, Dinamica dei Veicoli. È stato Presidente per due mandati del corso di laurea specialistica in Ingegneria dei Veicoli Terrestri, di cui è stato uno dei promotori e fondatori, e ha ricoperto per quattro anni il ruolo di Faculty Advisor della Squadra Corse per le competizioni di Formula Student, accompagnando il team nelle gare in Italia e in Germania.

 

 

Risponde il professor Massimo Guiggiani

  • Come ha conosciuto Formula Guida Sicura e come è nata la collaborazione?

Era il 2008 e avevo finalmente ottenuto un finanziamento per un corso di guida sicura per i miei studenti. Tutti dovrebbero seguire un corso di guida sicura, ma a maggior ragione i futuri ingegneri dei veicoli. Formula Guida Sicura si presentò subito con la proposta migliore. Ricordo che Danilo Tonani venne personalmente a Pisa per illustrare le attività della scuola: alta professionalità, sede del corso abbastanza vicina a Pisa, costo compatibile con il budget di cui l’Università di Pisa disponeva, interesse a interagire con l’università. Così è iniziata questa collaborazione che è tuttora pienamente attiva.

  • Pensa che i ragazzi e le ragazze si sentano sicuri alla guida, oggi?

Si sentono più sicuri di quanto lo siano realmente.

  • Il suo parere sull’iniziativa di coinvolgere gli studenti dell’Università di Pisa nei corsi di guida sicura ed educazione stradale

Come ho già detto, è molto istruttivo un corso di guida sicura, anche per studenti che hanno competenze teoriche di dinamica dei veicoli. E parlando con i ragazzi post-corso, ne ho sempre avuto conferma.

  • Ci racconta la sua esperienza personale dei corsi, o di un corso di guida sicura che ricorda in modo particolare?

L’emozione più grande fu con il primo corso. Era un sogno che si realizzava. Ma tutte le edizioni sono state degli eventi, ogni volta cercando con Formula Guida Sicura di apportare dei miglioramenti. E ogni volta è un’emozione.

 

 

Grazie al professor Guiggiani per aver condiviso il suo parere, e ricordiamo ancora questa sua bella citazione (sì, è quella che trovi in homepage del sito di Formula Guida Sicura!):

La maggioranza degli automobilisti sono convinti di essere degli ottimi guidatori, ma non è vero!

“Sanno condurre un’automobile in condizioni normali, ma non saprebbero far fronte a una situazione di emergenza, come quella di evitare un tamponamento, o di gestire un’improvvisa perdita di aderenza. Un corso di guida sicura ha proprio lo scopo di insegnarti a guidare bene, in sicurezza. Tramite una serie di esercizi, svolti sempre con un istruttore qualificato e in piena sicurezza, imparerai cosa fare in situazioni di emergenza. Dopo il corso ti sentirai un guidatore diverso, più conscio di quello che la tua automobile sta facendo e in grado di correggere prontamente eventuali problemi.”

Lasciamo ora la parola agli allievi, per conoscere le impressioni e il punto di vista di due corsisti, studenti dell’Università di Pisa, che hanno svolto assieme il corso Automobili Intensivo a fine ottobre, Beatrice e Matteo, che ringraziamo nuovamente per l’entusiasmo con cui hanno partecipato a questa giornata all’insegna della formazione e della sicurezza stradale.

 

 

Beatrice: – Mi chiamo Beatrice Pompei, ho 23 anni e frequento l’Università di Pisa, il corso di laurea magistrale “Ingegneria Robotica e dell’Automazione”.

Matteo: – Sono Matteo, anche io studente dell’Università degli Studi di Pisa, e affascinato dal settore della guida da quando ero bambino.

  • Qual è il tuo rapporto con la guida?

Beatrice: – Mi ha sempre affascinato la guida, sin da piccola adoravo andare sui go-kart o sulla macchinina a pedali che mi avevano regalato per il compleanno. A 18 anni prendere la patente è stato il primo pensiero. Mio padre mi ha insegnato che guidare non rappresenta solo la comodità di potersi spostare in maniera indipendente e autonoma, ma implica grandi responsabilità nei propri confronti del prossimo, oltre a una grande attenzione a tutto ciò che ci circonda.

Matteo: – Premetto che adoro il mondo dei motori, e tra il gruppo di amici sono quello che soffre della “sindrome del copilota”, mi piace moltissimo guidare e ho spesso necessità di farlo non abitando proprio a due passi dal centro città.

  • Avevi mai sentito parlare di guida sicura?

Beatrice: – Sì, ne avevo sentito parlare e mi ero promessa di partecipare a uno di questi corsi.

Matteo: – Sì, ma a mio avviso non se ne parla abbastanza.

  • Le tue impressioni sul corso di guida sicura Automobili

Beatrice: – Positive. Il professor Guiggiani aveva già anticipato della sua esperienza durante le ore di lezione per darci un assaggio dell’esperienza.

Matteo: – Bello, ben fatto, un’esperienza positiva.

 

 

  • Qual è la cosa che ti è piaciuta di più del corso?

Beatrice: – La professionalità degli istruttori. Mi è piaciuto il modo in cui mi è stata insegnata una guida sicura. La pazienza, la cordialità e la simpatia hanno contraddistinto ognuno dei professionisti. Dell’esperienza mi è piaciuta la dinamicità con cui gli argomenti sono stati messi in pratica, detto in parole povere: ho guidato tantissimo, molto più di ciò che mi aspettassi, grazie a questo sono riuscita a capire appieno i pericoli in cui ci si imbatte guidando.

Matteo: – In assoluto la cosa migliore di tutte è quella di acquisire veramente la consapevolezza dei limiti dell’automobile ma soprattutto dei propri.

  • Ti avrebbe fatto piacere trovare qualche argomento particolare, pratico o teorico, oltre a quelli affrontati?

Beatrice: – Nella totalità secondo me l’esperienza è stata esaustiva. Ovviamente ha accresciuto la mia voglia di imparare, e di guidare sempre meglio.

Matteo: – No.

  • Secondo te tra i tuoi coetanei c’è preparazione alla guida?

Beatrice: – No, la maggior parte dei miei coetanei, me compresa prima del corso di guida sicura, impara a guidare per superare l’esame della patente, quindi in maniera poco prudente.

Matteo: – Purtroppo no, talvolta è tanta la convinzione di essere dei buoni guidatori.

  • Ritieni che sia importante la formazione in questo ambito?

Beatrice: – Sì, certo.

Matteo: – Moltissimo, parlando con uno degli istruttori ho già sottolineato il fatto che un corso del genere dovrebbe essere obbligatorio al fine di conseguire la patente.

  • Qual è secondo te la cosa più importante quando si è al volante?

Beatrice: – Essere concentrati sulla guida.

Matteo: – Fondamentale (come già citato prima) la conoscenza dei propri limiti e come le diverse condizioni nelle quali ci si trova a guidare possano influenzare il comportamento della vettura.

 

 

  • Pensi che, dopo il corso, il tuo assetto alla guida sia cambiato?

Beatrice: – Sì, anche se purtroppo sono una fuorisede e non ho l’auto a disposizione, sono certa che quando tornerò a casa nelle Marche metterò in pratica tutto ciò che ho imparato.

Matteo: – Sì, ho avuto occasione di rinfrescare concetti che già conoscevo da corsi precedenti e di rendermi meglio conto di quanto sia facile perdere il controllo, portandomi quindi ad una ancora maggiore attenzione in strada.

  • Secondo te cosa si potrebbe fare per migliorare l’educazione stradale in Italia?

Beatrice: – Renderei obbligatorio il corso di guida sicura prima dell’esame della patente in modo tale da imparare a guidare in maniere prudente.

Matteo: – A mio avviso mancano dei controlli seri, i rilevatori di velocità contribuiscono in alcuni casi a distogliere lo sguardo dalla strada per porlo sul tachimetro. Un’idea potrebbe essere l’installazione di dash cam nelle auto di serie al fine di poter monitorare con certezza, anche se a posteriori, le ragioni di un sinistro; tuttavia i conducenti, sapendo di questi dispositivi, sarebbero portati a rispettare più scrupolosamente le norme stradali.

Grazie a Matteo e Beatrice per le loro risposte, e per essere stati con noi al corso di guida sicura Automobili! E tu cosa ne pensi? Ti piacerebbe scoprire di più sul mondo della guida sicura? Scrivicelo nei COMMENTI. A presto con tante novità!

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