
In Italia tra il 10% e il 30% degli automobilisti ne soffre. Scopri se sei tra di loro e cosa puoi fare per risolvere.
È vero, oggi sembra che la tendenza generale sia “inventarsi” nuove fobie. Dopo anni di arrangiarsi con nulla, ai tempi nostri tutti soffrono di qualcosa, spuntano disturbi come margherite, ognuno con il suo momento di celebrità e annesso strascico mediatico. In un mondo di ansie più o meno attendibili, come la paura di telefonare o al contrario la paura di rimanere esclusi dal proprio smartphone, l’amaxofobia è una cosa reale.
Ma di che si tratta?
Letteralmente, da “amaxos” = carro/veicolo + “phobos” = paura (in greco antico), l’amaxofobia è la paura di guidare, o anche di essere trasportati in un veicolo, come un’automobile.
Non ha una data di scoperta precisa come nel caso di una patologia fisica, perché non è una malattia, quanto più un disturbo, ma può risultare parecchio invalidante considerando quanto sia ritenuto importante saper guidare una macchina nella società contemporanea.
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Poiché siamo abituati ad attribuire valore alla capacità di guidare, oltre all’indubbia autonomia che ne deriva, è bene non prendere alla leggera l’amaxofobia, che può variare da un piccolo disagio a una vera e propria paura intensa e paralizzante.
Le fobie sono così, come la claustrofobia, l’agorafobia, o la paura del vuoto, che inibisce il guardare giù e provoca il senso di vertigini. Non sono cose da sottovalutare!
Cosa potremmo fare se ne soffriamo, o se qualcuno che conosciamo ne soffre o manifesta timore di mettersi alla guida? Innanzitutto scoprire i suoi sintomi più comuni e imparare a riconoscerli. Sono:
- tachicardia, tremori, eccessiva sudorazione;
- ansia anticipatoria prima di mettersi al volante;
- evitamento di certe strade, delle autostrade o situazioni di traffico;
- attacchi di panico veri e propri.
Se hai più uno o più di questi sintomi, ricorrenti quando ti metti alla guida, potrebbe essere necessario riacquistare sicurezza alla guida mettendoti al centro di un percorso per riacquisire tranquillità e serenità alla guida.
Perché viene?
L’amaxofobia, o paura di guidare, può manifestarsi dopo un incidente stradale o a seguito di un’esperienza negativa alla guida. Ecco perché il momento in cui si impara a guidare è molto delicato, e chi trasmette conoscenze e tecniche di guida ai ragazzi ha un compito di responsabilità:
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Tanti ragazzi e ragazze hanno un pochino di ansia da prestazione proprio per aver sperimentato un approccio di insegnamento che non li ha posti del tutto a proprio agio. È facile sentirsi incapaci o preoccupati quando non si è mai fatta una cosa! Basta trovare il modo giusto di trasmettere le conoscenze, e il metodo giusto di fare pratica. Senza ansia, senza rischi.
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La paura di guidare non riguarda solo i giovanissimi. Anche gli adulti. Inoltre, può colpire sia chi guida che chi è solo passeggero. Tra le cause, possono esserci condizioni pregresse come disturbi d’ansia, agorafobia o disturbo post-traumatico da stress (PTSD), o semplicemente paura di perdere il controllo o di avere un attacco di panico mentre si guida o di causare un incidente.

Scaviamo più a fondo
L’amaxofobia, quindi, non ha una sola causa, ma è spesso la risultante di una combinazione di predisposizioni individuali, fattori psicologici e ovviamente esperienze personali, come ad esempio:
- un trauma passato (es., un sinistro stradale). È la causa più frequente. Chi ha vissuto o assistito a un incidente può essere portato a fare l’associazione guidare = pericolo di morte, anche se razionalmente non è così (ogni cosa può rappresentare un rischio, anche andare a cavallo, nuotare o fare arrampicata).
- paura di perdere il controllo. Per guidare bisogna essere pronti e reattivi, per alcune persone questo requisito rappresenta un motivo di paura, soprattutto in caso di un imprevisto, temendo di non riuscire a reagire in tempo, di sbagliare qualcosa o di arrecare un danno a sé o agli altri.
- esperienze negative indirette. Essere esposti a immagini forti nei media, o a racconti drammatici riguardo a incidenti o simili, può causare in una persona molto sensibile un disagio e conseguente paura di mettersi alla guida.
- ansia generalizzata. Alcune persone soffrono di disturbi d’ansia o di attacchi di panico indipendentemente dalla guida. Ma l’idea che possa manifestarsi un attacco di panico proprio mentre sono alla guida, fa sì che abbiano paura di guidare.
- stile educativo troppo protettivo. Essere cresciuti con genitori iperprotettivi o molto ansiosi può portare a sviluppare una percezione distorta della pericolosità della guida, al di là dei sacrosanti insegnamenti volti al tutelare i propri figli dal rischio stradale.
- perfezionismo, insicurezza. C’è anche questo aspetto a creare una base per l’amaxofobia, ovvero una certa mania di controllo che genera ansia di non essere all’altezza, di non saper guidare “bene abbastanza”, soprattutto in situazioni complesse, come traffico, manovre difficili, centri cittadini, parcheggi o autostrade.

Le situazioni di guida più temute sono generalmente autostrade, ponti, gallerie, traffico intenso, ma anche guidare da soli o con passeggeri vulnerabili a bordo (hai letto la puntata dedicata sulle responsabilità del conducente?).
L’amaxofobia non sempre è riconosciuta come diagnosi a sé stante, piuttosto come sintomo di altri disturbi d’ansia, anche se secondo alcune stime (fonte: ACI), tra il 10% e il 30% degli automobilisti italiani prova ansia alla guida, in forme più o meno gravi, con una percentuale un po’ più alta tra le donne.
Che possiamo fare?
Se sospettiamo di soffrire anche in forma lieve di questa paura, piuttosto diffusa anche se se ne parla poco e viene spesso confusa con una semplice “insicurezza alla guida”, possiamo innanzitutto cercare di comprendere quale sia la causa nel nostro caso.
Quando abbiamo identificato la causa, attivare la risposta più adatta per la nostra situazione.
Tra i trattamenti riconosciuti dell’amaxofobia, a seconda dell’origine vi sono la psicoterapia cognitivo-comportamentale, tecniche di esposizione graduale e in alcuni casi farmaci ansiolitici (su prescrizione medica), ma anche il training alla guida con istruttori specializzati, che è poi la cosa migliore per superare una paura pratica.

Curiosità
In Italia esistono enti specializzati e psicologi del traffico che si occupano proprio dell’amaxofobia, la paura di guidare. Alcune ASL o centri privati offrono percorsi terapeutici dedicati per superarla, anche con supporto pratico alla guida. Gli obiettivi sono affrontare sia gli aspetti emotivi sia quelli pratici della guida, prepararsi alla gestione degli imprevisti e al controllo delle emozioni, ovvero imparare a evitare le reazioni istintive alla guida. Se ci si trova in un ambiente positivo e rassicurante, può essere facile migliorare la fiducia in sé stessi e l’autonomia alla guida, affrontando gradualmente la paura e acquisendo consapevolezza nelle proprie capacità.
Con i giusti istruttori di guida sicura, se il problema non è di carattere medico ma solo una insicurezza generalizzata, possiamo scoprire che guidare bene ci riesce, e ci piace pure!
Cosa ne pensi?
Avevi mai sentito parlare dell’amaxofobia?
Scrivi a info@formulaguidasicura.it per approfondire l’argomento,
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