Le auto elettriche supercar, pregi e difetti in termini di sicurezza

Il mercato e la diffusione dei veicoli elettrici stanno crescendo sempre di più, complici i progressi della tecnologia e l’interesse dei consumatori per questa nuova tipologia di mobilità. Ma le auto elettriche sono sicure? A cosa bisogna prestare attenzione durante la scelta e alla guida? Scopriamolo!

Un concorso di cause ha portato all’affaccio sul mercato automobilistico delle auto elettriche, la volontà di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, la scelta di privilegiare la fluidità di guida e la facilità di utilizzo da parte dei fruitori, la spinta ad aggiornare in chiave competitiva, tecnologica e iper-contemporanea i propri prodotti, da parte di case automobilistiche sempre più rivolte a creare automobili veloci, silenziose, belle, accessoriate, simbolo di status ed ecologia.

Solo qualche anno fa sembrava una pura utopia che le nostre strade fossero percorse da bellissimi veicoli scintillanti, silenziosi e a impatto ambientale zero, che si “guidano da sole” grazie al massiccio impiego di tecnologie di bordo: invece, la rivoluzione della mobilità elettrica è già presente.

Come in tutti i momenti di transizione, attualmente le due realtà coesistono: possiamo vedere affiancate sullo stesso tratto autostradale una super Tesla elettrica e la cara vecchia 600 un po’ scassata che più di 80 km/h non li fa.

Anche il pubblico si divide tra gli aficionados della benzina e gli sperimentatori del green, allettati dall’idea di avere a loro disposizione un veicolo moderno, estetico, scorrevole, con anche la percentuale di soddisfazione derivante dalla consapevolezza di star facendo una buona azione: per l’ambiente, per l’atmosfera, per la riduzione dell’inquinamento in città e nelle aree ad alta densità di traffico.

È vero, con le auto ad alimentazione elettrica aumenta il comfort di guida, si dà una mano all’ecologia, ma… i costi del veicolo? Di gestione? In quanto a praticità, sicurezza, autonomia, sono convenienti le auto elettriche? Questi sono pensieri che, nell’ambito di una valutazione a 360 gradi, non ci si può esimere da fare. Vediamo.

Per fare una considerazione serena su pro e contro in termini di utilizzabilità e sicurezza dei veicoli elettrici bisogna partire dalle differenze tra la propulsione elettrica e i veicoli a combustione: le auto elettriche si alimentano utilizzando l’energia elettrica racchiusa nelle batterie contenute al loro interno e non hanno bisogno di combustibili fossili per la locomozione, e non producono pertanto alcun gas di scarico né scorie dal momento che non bruciano combustibile.

Attenzione, lo stesso discorso non vale per le ibride, che sono invece dotate di due apparati di propulsione differenti, due motori separati di cui uno alimentato a diesel o benzina e l’altro elettrico, al lavoro contemporaneamente e in sinergia per ridurre le emissioni che produrrebbe l’impiego del solo motore a combustione.

Quindi, le auto più ecologiche in assoluto sono quelle esclusivamente elettriche, competitive sia dal punto di vista ambientale che da quello logistico, anche se bisognerebbe aprire una parentesi su produzione e smaltimento delle batterie, come vediamo più avanti.

 

 

Dal punto di vista economico, con le debite differenze di prezzo dovute alla categoria del veicolo che andiamo a scegliere, riscontriamo un vantaggio in termini di spesa per il rifornimento anche se, spesso, le nuove supercar elettriche hanno valori di un certo rilievo.

Ecco perché esistono gli incentivi!

Se ci si decide per l’acquisto di un’auto elettrica, si può contare su un ventaglio di vantaggi e incentivi garantiti dal Governo e dalle amministrazioni comunali che appunto favoriscono il passaggio a una mobilità più green con degli aiuti di vario genere volti a incentivare la scelta dei veicoli eco, come ad esempio il bonus acquisto auto elettriche previsto dal Decreto Rilancio che si articola in una serie di detrazioni fiscali a seconda delle emissioni prodotte dal veicolo che si va ad acquistare, nella fattispecie un contributo che può arrivare fino a 6.000 euro da applicarsi su veicoli che non costino più di 61.000 euro. Queste agevolazioni spesso possono aumentare se il consumatore sceglie, con l’acquisto della nuova auto ecologica, anche di rottamare la sua vecchia auto.

Un’altra iniziativa governativa in questo senso è la possibilità di beneficiare di agevolazioni fiscali qualora si desiderasse, dopo l’acquisto di un veicolo eco, installare presso la propria abitazione la colonnina di ricarica. Il costo della colonnina “domestica” viene rimborsato tramite detrazioni fiscali mentre il costo dell’energia elettrica si basa sulla tariffa concordata con il proprio gestore, godendo tra l’altro dei vantaggi di avere rifornimento a chilometro zero e senza code.

Vi sono poi anche dei vantaggi intrinsechi per il consumatore, non strettamente legati a politiche incentivanti delle istituzioni, come il fatto che l’assicurazione di un’auto elettrica ha un costo inferiore rispetto alle auto ibride o a combustione, per il semplice fatto che il calcolo della RCA si fa in base al livello di rischio del veicolo e, da un punto di vista prettamente numerico, le auto elettriche risultano più sicure, consentendo un risparmio nella polizza auto tra il 10 e il 30%.

 

 

Novità

Si discute parecchio, da un po’ di tempo a questa parte, della direzione abbastanza rigida presa dal Parlamento Europeo: sembra che dal 2035 non sarà più permesso immatricolare e vendere in Europa nuove auto diesel, benzina e nemmeno ibride, per portare finalmente a una mobilità totalmente a emissione zero (ovvero le elettriche!).

Di sicuro dare una mano al Pianeta non è una brutta idea, ma come faremo ad abituarci?

Noi di Formula Guida Sicura ci stiamo già lavorando, e se continui a seguirci a settembre potrai scoprire tutto sul progetto PREPAIR (“Po Regions Engaged to Policies of AIR”), con l’obiettivo di realizzare le misure previste dai Piani di Qualità dell’Aria negli ambiti della mobilità sostenibile, patrocinato da Regione Emilia-Romagna e che culminerà con una giornata dimostrativa nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. Curioso?

In ogni caso, la spinta europea a una mobilità pulita ed ecologica è forte, anche perché, se fino a qualche anno fa l’opzione di una mobilità elettrica era futuristica, ora l’elettrico è consolidato e affermato nella sua diffusione, tanto da rendere realistica la previsione di un mondo a emissioni zero per quanto riguarda la circolazione stradale. Ovviamente le auto immatricolate prima del 2035 non saranno bandite dalla strada, ma insomma la decisione presa dal Parlamento Europeo non ammette deroghe.

Questa transizione verde, volta ad abbattere del 100% le emissioni di CO2 nell’atmosfera, sarà verificata nel suo stato di avanzamento nel 2026, per considerare se vi siano da fare modifiche o se proseguire sulle attuali linee guida.

 

 

Se ci avviamo a un mondo fatto di veicoli elettrici, la tecnologia dovrà fare passi molto più veloci, per ridurre e sistemare quegli aspetti che ancora permangono di “scomodità”, rappresentando ciò che non convince del tutto il pubblico.

Ma quindi, quali sono i pro e i contro delle auto elettriche?

Pro e contro dei veicoli elettrici

Nutrire delle riserve sulle elettriche è lecito, ma con cognizione di causa. Generalmente, ciò che si va a guardare in un’auto – parlando di automobilista medio – è se le sue prestazioni ottemperano alle necessità quotidiane, se il suo livello di sicurezza è soddisfacente, e il rapporto chilometri/consumi. Poi, certo, anche l’estetica, la comodità, la funzionalità in base all’uso che ne facciamo.

L’auto elettrica è indiscutibilmente silenziosa: nessun rumore, grande comfort, nessuna vibrazione o ronzio, solo il sibilo del motore elettrico e il suono prodotto dal rotolamento degli pneumatici sull’asfalto. Molta tranquillità, ma attenzione triplicata ai pedoni: spesso non ci sentono, non si accorgono di noi se non all’ultimo.

Ripartenze, scatti e sorpassi in zero secondi, questo è un altro dei vantaggi dei motori elettrici se hai la passione per gli scatti.

Convenienza di utilizzo e funzionalità nelle piccole percorrenze o nelle realtà urbane, con pochissimi costi di gestione: ottimale in città.

Sempre restando in città, accesso a qualsiasi ZTL, nei centri storici, accesso gratuito nelle strisce blu, in tutte le aree a traffico limitato che proibiscono l’accesso alle auto a combustione.

Semplicità del motore, che porta a un abbassamento delle manutenzioni: un motore elettrico è fatto solo di 3 parti, la trasmissione è composta esclusivamente dalle batterie e l’invertitore, che trasforma la corrente continua in corrente alternata azionando il motore.

Guida fluida, senza strappi: niente sfrizionate, l’auto fa tutto da sola.

Costo al chilometro del rifornimento molto molto vantaggioso rispetto al carburante, fino a 10-12 € ogni 300 km.

Produzione di zero emissioni: una bella soddisfazione circolare senza inquinare! Però, come visto sopra, non abbiamo ancora il controllo della filiera di produzione. Se desiderassimo conoscere come è stata prodotta quell’energia elettrica, se proviene da fonti rinnovabili o se invece da centrali alimentate da combustibili fossili, forse non arriveremmo alla certezza di aver contribuito a ridurre l’inquinamento, ma solo spostato il problema.

 

 

Immediatezza e facilità d’uso: ecco perché chi impara a guidare un’elettrica trova faticosissima e retrograda una macchina tradizionale.

Con tutti questi vantaggi, veniamo agli svantaggi, per considerare se ci siano. Qualcuno sì.

Scarsa autonomia, derivante alla rarità delle stazioni di rifornimento e dalla quantità di tempo che si impiega per fare una ricarica. Colonnine di ricarica scarse, lontane, difficilmente fruibili o non funzionanti, che porta molte elettriche a un massimo di autonomia compreso tra i 100 e i 150 km (anche se l’evoluzione ha già prodotto veicoli elettrici molto più performanti). Difficoltà nel reperire le batterie per le nostre auto: gli accumulatori si trovano molto meno facilmente che i tradizionali pezzi di ricambio dei motori termici. Insistenza talvolta un po’ ipocrita sul tema ambientale, che è utilizzato a fini pubblicitari calcando un po’ la mano su quello che invece rappresenta un lodevolissimo obiettivo. Importo di acquisto decisamente più elevato rispetto alle controparti a combustione: le auto elettriche non sono ancora alla portata di tutti.

Quindi, riassumendo, costo, autonomia, difficoltà nel reperire colonnine di ricarica fruibili, tempi di ricarica. E i dubbi sullo smaltimento delle nostre batterie: se effettuato al di fuori del corretto procedimento di potrebbe risultare antiecologico, vanificando la nostra buona azione nell’utilizzare un veicolo green.

Le supercar

Ma quali sono le supercar elettriche che affascinano così tanto l’immaginario collettivo? E sono funzionali?

Capolavori di aerodinamica, design e potenza, scorrono sfrecciando in un assordante silenzio, spesso più veloci delle corrispettive dotate di motore a scoppio, con linee modellate e affusolate, trasmettendo quel senso di potenza che solo queste hypercar possono dare. Nessun rumore, accelerazione da zero all’infinito in una frazione di secondo, e nessuna emissione. L’avvento di queste auto spettacolari e potentissime, completamente elettriche, è iniziato in tempi recenti ed è già in una fase di sviluppo notevole: pensiamo a veicoli come la Elektron Quasar con i suoi quattro motori elettrici uno per ruota, tra le più potenti al mondo, o alle velocissime ed ecologiche Mercedes-AMG, Porsche, Maserati… La nuova Tesla Roadster, la sportivissima Lotus Eletre, o la Evija, o ancora la Pinifarina Battista o la prima hypercar di Automobili Estrema, con una potenza complessiva di 2.040 CV…

 

 

A livello di sicurezza?

Il Centro Prove AXA in Svizzera si è occupato di effettuare dei crash test per verificare e toccare con mano il livello di sicurezza delle elettriche rispetto alle rivali a combustione. I crash test, di grande impatto visivo, sono stati effettuati per verificare la sicurezza delle auto elettriche, sulle quali esiste un elevato rischio di incendio a causa delle batterie al litio. È vero che esistono batterie più sicure di altre, capaci di resistere meglio in caso di perforazione, ma il dubbio circa questo aspetto permane in molte persone. Ecco perché esperti e case produttrici, costruttori e ingegneri sono costantemente al lavoro per migliorare le protezioni di cui sono dotati i veicoli elettrici e integrare le verifiche e i protocolli standard di sicurezza volti a garantire che il livello di resistenza delle batterie, veri e propri involucri ad alta tensione, sia sufficiente.

Un altro aspetto che potrebbe intimorire riguarda le collisioni: secondo una ricerca sempre di AXA, è emerso che i veicoli ecologici sarebbero più fragili in caso d’urto, riportando maggiori danni rispetto allo stesso veicolo versione motore termico. Questo potrebbe essere provocato dal fatto che le auto elettriche sono molto più leggere.

Quindi, quanto sono sicure le auto elettriche?

Anche se stando solo ai numeri le auto elettriche hanno realizzato un +50% di incidenti con danni al veicolo, le autovetture green risultano veicoli molto affidabili: i rischi sono tuttora dati dalla ancora troppo scarsa conoscenza di questa tipologia di veicolo.

Il modo di mettere in sicurezza il tuo veicolo elettrico c’è, e te lo spieghiamo nel dettaglio nella prossima puntata…

Se ne frattempo vuoi parlarci della tua esperienza con una vettura green, SCRIVICI o commenta l’articolo. A PRESTISSIMO

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